Logo Fondazione Coopsette
 
Progetti
 
25-11-2013
Cooperazione e CittadinanzaRadici e Territorio
Stampa Riduci il testo Ingrandisci il testo
L'identità, l'evoluzione, la coesione della nostra Comunità

Questo progetto nasce da una collaborazione tra la Fondazione Coopsette e le Amministrazioni comunali di Cadelbosco di Sopra, Campegine, Castelnovo di Sotto, Gattatico, Poviglio, S. Ilario d'Enza; Comuni di radicamento delle cooperative che hanno dato vita a Coopsette nel 1977. Il progetto muove dalla constatazione che i profondi mutamenti avvenuti in queste comunità, nel corso degli ultimi decenni, riguardino non solo gli Amministratori, ma tutti i soggetti che vivono e operano sul territorio. Riflettere sul futuro, impegnativo e problematico, delle nostre comunità, rispetto alla sostenibilità di un modello sociale fondato sul valore della coesione, è un impegno e una responsabilità che non possiamo più eludere.

L’impegno della Fondazione deriva da un’indicazione precisa ricevuta nel documento che sta alla base della sua istituzione: Il protagonismo diretto della nostra Cooperativa, nei suoi territori di radicamento, dovrebbe svilupparsi non solo sui tratti peculiari dell’impresa cooperativa (una testa un voto, patrimonio intergenerazionale ecc.), ma anche sui valori di fondo che determinano la qualità di una comunità civile: il livello culturale, il senso delle istituzioni democratiche, il rispetto delle regole e dei ruoli; come pure corrisponde al primo degli scopi fissati nel suo statuto: educazione, istruzione, formazione e promozione del senso civico e del rispetto dei valori costituzionali e delle istituzioni democratiche.

Quale primo esito del progetto si pubblica qui un’analisi dei dati relativi alle trasformazioni demografiche che hanno interessato i sei Comuni negli ultimi 30 anni, con particolare riguardo all’ultimo decennio. Di seguito si riporta l’introduzione al documento, che è integralmente consultabile in allegato.  


Ai Cittadini di questo territorio

Nel nostro territorio le Comunità sono sempre state una risorsa fondamentale, come dimensione ‘’naturale’’ della vita sociale, come punto di riferimento per i comportamenti delle persone, come rete di relazioni generatrice di solidarietà e di coesione sociale.

Noi siamo convinti che sia indispensabile che le Comunità continuino ad essere uno strumento di coesione per poter immaginare un futuro di sviluppo nell’accezione di piena realizzazione della persona umana, come previsto  dall’art. 3 della Costituzione.
Ogni processo di coesione deve partire dal riconoscimento della specificità della Comunità, della sua storia e dei suoi caratteri, ma deve altrettanto presupporre una disponibilità alle relazioni nuove, soprattutto con coloro che non hanno condiviso la storia, la parlata, i gusti e le abitudini della Comunità “tradizionale”. 

Negli ultimi anni sono intervenute trasformazioni importanti, per dimensioni e rapidità, che pongono questioni inimmaginabili anche solo poche decine d’anni fa. Per tali ragioni, come amministratori delle nostre Comunità, abbiamo promosso un progetto che consiste nell’analisi attenta dell’evoluzione delle nostre comunità ed il loro possibile sviluppo futuro, che va governato (ancor più, in un momento di contrazione generale delle risorse pubbliche e private) individuandone le criticità e le opportunità, nell’ottica di mantenere alto il livello di qualità della vita e della coesione sociale che ci è stato lasciato in eredità.

Tale progetto ha anche la finalità di promuovere un confronto tra tutti gli attori più significativi del territorio (associazioni lavoro, impresa, cultura, volontariato, scuole ecc.) in modo da condividere una serie di valori e di buone pratiche da promuovere a tutti i livelli per mirare ad una serena e regolata convivenza civile.

Il progetto nasce dall’iniziativa di queste sei Amministrazioni perché storicamente quest’area ha visto crescere una trama di legami sociali, culturali, economici che le ha conferito un’omogeneità caratteristica, pur con le specificità di ognuno dei nostri Comuni e fatte salve le differenti aggregazioni di tipo politico-amministrativo di cui essi si trovano a far parte.

All’iniziativa fornisce il suo supporto anche la Fondazione culturale costituita da Coopsette, realtà che, in virtù dell’omogeneità prima ricordata, nacque proprio dalla fusione di cooperative dei nostri Comuni.

Uno dei dati più rilevanti del cambiamento è la variazione nella composizione della Comunità, dovuta all’immigrazione di italiani e stranieri nel nostro territorio, ma anche ad una maggiore mobilità di coloro che  vi risiedono, e che dunque partecipano in modo solo parziale alla vita sociale.

Il nostro primo passo è stata dunque un’analisi dei dati demografici, di cui presentiamo un piccolo spaccato e che potrete consultare nella sua interezza sul sito web del  vostro Comune e della Fondazione Coopsette.

Si tratta solo del primo passo; per comprendere chi sono oggi gli abitanti delle nostre Comunità è necessario infatti capire anche  di quali bisogni sono e saranno portatori; quale contributo possono e potranno dare alla Comunità; su quali risorse fanno e potranno fare conto per la loro esistenza (quindi anzitutto il lavoro, ma anche le reti familiari o di altra solidarietà). Ma bisognerà anche valutare il contributo dei diversi soggetti che concorrono alla vita della Comunità, anzitutto le  imprese e le associazioni e i gruppi di volontariato (quindi le condizioni economico-produttive e il livello di sicurezza sociale e dei servizi).

La dimensione di questi problemi e quella delle risorse necessarie per affrontarli hanno già imposto da tempo una riflessione sulle dimensioni adeguate per rispondervi. Questo progetto nasce quindi per sua natura aperto alla partecipazione e al contributo di altri soggetti: anzitutto delle Amministrazioni con cui i nostri Comuni hanno già attivato delle sinergie, ma più in generale di tutti i soggetti che operano e vivono nei nostri territori.

La diminuzione delle risorse e il crescere del bisogno di servizi spingono infatti con forza verso un coinvolgimento sempre più integrato degli altri attori sociali nella definizione e promozione di politiche per la Comunità. Politiche i cui confini d’azione si allarghino ad una prospettiva in cui vengano considerati complessivamente tanto i bisogni, quanto le risorse e quindi le responsabilità di cui sono portatori tutti i soggetti che compongono la Comunità.

Un percorso non semplice, ma necessario per disegnare un profilo delle nostre Comunità da qui a dieci anni, che intendiamo e auspichiamo di condividere con tutti i cittadini del nostro territorio.

dicembre 2013

Silvana Cavalchi, Sindaco di Cadelbosco di Sopra
Paolo Cervi, Sindaco di Campegine
Maurizio Bottazzi, Sindaco di Castelnovo di Sotto
Gianni Maiola, Sindaco di Gattatico
Gianmaria Manghi, Sindaco di Poviglio
Marcello Moretti, Sindaco di Sant’Ilario d’Enza
Donato Fontanesi, Presidente della Fondazione Coopsette

 
 
Gallery Foto Allegati

News

18-12-2013
L'identità, l'evoluzione, la coesione della nostra Comunità


Rassegna stampa

08-03-2014
Più di un giovane su cinque è straniero

08-03-2014
Sei Comuni "studiano" i loro cambiamenti

08-03-2014
Comunità in evoluzione ma sempre solidale

08-03-2014
Presentati i dati del progetto che "fotografa" l'evoluzione in sei comuni reggiani


Torna alla selezione
 


 

 

 

 

Fondazione Coopsette Via Curiel 12 - 42040 Campegine (RE)
Tel. 0522/961111 - info@fondazionecoopsette.it


© 2011 Fondazione Coopsette - Powered by Matrix Media Srl